La memoria fugge lontano dal "Generale Inverno", implacabile con la sua stretta bianca e gelida. Impossibile sfuggirgli. Il cuoro accellera i battiti, un intenso tremore attraversa il corpo, il respiro diventa affannoso, confusione, spesso la necessità di denudarsi e infine una spossatezza che accompagna la resa. Il Generale non ha pietà per nessuno, spietato e cinico sembra accoglierti con la bellezza del suo candore per renderti simile a lui, nell'atto finale nel biancore delle carni